L' ex professoressa di scienze del Motti Anna Maria Corradini ha vinto qualche anno fa il concorso per dirigenti ed è diventata la preside dell'Istituto comprensivo Pertini 1 di Reggio Emilia. Abbiamo provato a farle qualche domanda per conoscerla meglio e soddisfare alcune nostre curiosità.
Come mai ha scelto di fare questo lavoro?
Quando ero all'Istituto Motti (una scuola superiore) oltre ad insegnare scienze collaboravo con il Preside per seguire progetti e tante attività che la scuola organizzava. Era molto faticoso ma avevo anche molte soddisfazioni perché i progetti e le attività erano utili per gli studenti. Così quando ho saputo che c'era un concorso per diventare preside ho pensato di provare a farlo, ho studiato e sono riuscita a superare gli esami. Ho potuto scegliere la scuola da dirigere, ho scelto la Pertini 1 che nel 2012 nasceva come nuovo Istituto Comprensivo con un nuovo dirigente!
Le piaceva fare l'insegnante?
Mi è sempre piaciuto molto insegnare anche se non sempre la mia materia, scienze e soprattutto chimica piaceva molto agli alunni. La sfida era trovare il modo di far capire a tutti gli alunni gli argomenti, collegarli a quello che vedevano e che si utilizza, studiare le scienze (plurale perché sono tante le scienze che studiano la terra, lo spazio, la materia...) serve per capire quello che succede intorno a noi.
Le manca l'insegnamento?
Mi manca essere in classe con i ragazzi che fanno domande, sono curiosi, vogliono sapere, con cui puoi chiacchierare, scherzare, ti fanno dimenticare tutti i problemi personali perché quando sei in classe sei completamente presa dal lavoro che fai con i tuoi allievi.
Quello che non mi manca sono i compiti da preparare e correggere, le interrogazioni, gli scrutini con le pagelle!
Quali sono i lati più belli del suo lavoro? E quelli più difficili?
Il mio lavoro come Dirigente Scolastico e molto complesso e vario. Sicuramente è molto bello poter proporre progetti e attività per migliorare la scuola, per aiutare studenti e insegnanti nel loro impegno. Ma nello stesso tempo anche difficile perché non posso decidere liberamente ma ci sono tanti limiti (con quali soldi, in quali scuole, chi svolge le attività).
Le scelte poi devono sempre essere fatte rispettando le regole e le leggi che devo conoscere e quindi devo sempre continuare a studiare come voi!
Ha molti impegni?
Le mie giornate sono molto piene . C'è il lavoro di segreteria, i contratti, le circolari, gli appuntamenti con genitori, insegnanti, esperti. Bisogna essere sempre informati delle nuove disposizioni e norme e quindi leggerle con attenzione e conoscerle bene per poterle poi applicare. Mi piacerebbe avere più tempo per stare nelle classi e invece riesco a passare solo per brevi saluti!
Trova più difficoltà nella gestione della scuola primaria o di quella secondaria?
Le scuole primarie sono diverse dalla scuola superiore da cui provengo quindi all'inizio ho fatto più fatica rispetto alla secondaria, ma adesso ho imparato!
C'è competizione tra i vari istituti per avere più iscrizioni?
Il nostro Istituto collabora da sempre con la Pertini 2 perché siamo vicini e molto simili e quindi la competizione non ha alcun motivo di essere! Ma anche con le altre scuole penso sia più importante la collaborazione che non la competizione, abbiamo lo stesso obiettivo che è quello di migliorare le scuole per tutti gli studenti.
Salvatore Aracri e Chiara Miccoli
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