Abbiamo intervistato una delle professoresse di lettere della scuola secondaria di primo grado Dalla Chiesa, che insegna lì da dieci anni. Afferma che i problemi maggiori che si trova ad affrontare la sua scuola sono molto simili a quelli delle altre scuole secondarie di Reggio Emilia. Le questioni più problematiche sono: l'utenza variegata, i limitati spazi e tempi di scambio fra insegnanti, vivacità degli alunni e l'inserimento di tecnologie nella didattica.
Per quanto riguarda l'utenza, accanto alla maggior parte di ragazzi italiani in ogni classe c'è una percentuale del 25 % di alunni stranieri. Se da un lato questo favorisce l'apertura verso le altre differenti culture, dall'altro la comprensione e il rispetto reciproco non si devono dare per scontati.
Un altro problema deriva dalle poche occasioni che gli altri insegnanti hanno di confrontarsi sulle problematiche scolastiche, infatti per lavorare positivamente in é
quipe occorrerebbe confrontarsi quotidianamente al fine di mandare messaggi univoci agli studenti e non fare richieste troppo diverse che confondono i ragazzi.
La terza questione è la vivacità dei ragazzi che a volte sfiora la maleducazione: spesso hanno un atteggiamento poco responsabile nei confronti della scuola, non rendendosi conto del privilegio che una buona istruzione rappresenta. E' compito degli insegnanti ricoprire l'importanza del loro ruolo educativo e trasmetterlo agli studenti.
Ultima ma non meno importante è la difficoltà di rimanere al passo con le nuove tecnologie e i cambiamenti a cui la società attuale è sottoposta. L'utilizzo di computer, tablet, lim nell'attività scolastica è importante, ma richiede un aggiornamento continuo sia degli insegnanti che delle macchine.
Tuttavia, guardando i risultati scolastici Invalsi, le scuole di Reggio Emilia continuano a fornire un ottimo insegnamento agli alunni.
Cecilia Cucchi
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