domenica 22 marzo 2015

Lo scrittore Sergio Bambaren, ogni bambino ha diritto alla felicità

Il 19 marzo 2015 il famoso scrittore Sergio Bambaren ha incontrato gli alunni della scuola primaria M.L.Kingdi Reggio Emilia per condividere emozioni e sentimenti delle pagine dei suoi numerosi libri: Il delfino, L'onda perfetta e molti altri.
L'abbiamo intervistato per capire meglio la sua vita e la filosofia che viene delineata dai suoi romanzi.
Perchè ha scelto il mare come ispirazione?
Sono nato di fronte al mare. Sin da quando avevo 4 o 5 anni mi piaceva stare a picco sulla scogliera a guardare il paesaggio: le onde, il mare, il cieloi e il sole, e a 7 anni ho iniziato a fare surf, e questo mi ha legato ancora di più al mare e alle sue onde.
Perchè ha scelto di fare lo scrittore?
Io non ho scelto di fare lo scrittore, ma la vita mi ha reso così. Il mio primo libro Il delfino non doveva essere nè scritto nè pubblicato, ma questo racconto è stato letto casualmente da un editore che ha voluto fortemente pubblicarlo e in questo modo sono diventato uno scrittore. Ma non mi sento diverso dagli altri. E' la vita che ha voluto che intraprendessi questo cammino.
Ha trovato l'onda perfetta?
L'ho cercata e l'ho trovata, ma mai avrei pensato che l'onda perfetta durasse tutta la vita e non ho dimenticato il bambino che è dentro di me che la cercava. Ho sempre ricordato di essere quel bambino che si sedeva sulla scogliera.
Vorrebbe incontrare quel delfino a cui si è ispirato?
Questo era un segreto che ho deciso di condividere. Il delfino a cui mi sono ispirato mi è arrivato vicinissimo e poi se n'è andato, ma rimarrà sempre nel mio cuore e ho un simbolo che lo dimostra. Non indosso nè orologi, nè catene o bracciali, ho solo questo ciondolo a forma di delfino sempre al collo che mi tiene legato a lui.
C'è un messaggio che vorrebbe dare ai bambini?
Di imparare la solitudine, perchè è come imparare a conoscere se stessi. Potrete vivere da soli, ma avrete sempre la compagnia di voi stessi. Dico sempre a mio figlio Daniel di ascoltare la voce del suo cuore e non quello che dicono gli altri. Ogni bambino ha diritto alla salute, all'educazione e alla felicità.

                                                                                             Elisa Bertoni e Cecilia Cucchi


Presentata al salone di Ginevra la nuova Porche Cayman 6T4

La Porche Cayman 6T4 è stata presentata la prima volta nel salone di Ginevra 2015 in Francia e ha stupito molte persone per le sue prestazioni, perchè fa i 295 km/h di velocità massima, va da 0 a 100 in 4,4 secondi ed ha una cilindrata di ben 3800 cm cubi e 385 cavalli. E' una sportiva derivata dalla Boter con linee aggressive e fianchi scavati che terminano con prese d'aria che servono per raffreddare il motore. Il frontale è caratterizzato dal paraurti con tre grandi prese di aria che la contraddistingue da tutte le Porche GT. L'interno è rivestito in pelle e alcantara: il piccolo volante è privo di pulsanti che potrebbero distrarre alla guida. La parte posteriore è quella più aggressiva grazie al vistoso alettone e alla scritta Porche. L'assetto è ribassato di 30 mm e l'impianto frenante è maggiorato con le 4 pinze dei freni verniciate e marchiate a far bella mostra di sè tra le sottili razze dei cerchi. La vettura esiste solo con il cambio manuale a 6 marce. Il prezzo si aggira intorno ai 90.000 euro.

                                                                                                       
Leonardo Gaspari

martedì 10 febbraio 2015

Uno spettacolo per non dimenticare l'orrore della guerra

Il 27 gennaio, giorno della memoria delle vittime dell'Olocausto, la classe 5 A della scuola primaria M.L.King ha assistito allo spettacolo "Vivere ancora. Voci dal filo spinato" ideato, scritto e interpretato dagli attori Bernardino Bonzani e Monica Morini del Teatro dell'Orsa.
La storia recitata da solo due attori sulla scena con l'accompagnamento musicale di Claudia Catellani al pianoforte si riferisce alla terribile esperienza dei campi di concentramento dove persero la vita milioni di ebrei e dà voce ai racconti di chi è sopravvissuto ma ha visto la morte ogni momento.
Lo stupore e la commozione era evidente negli occhi dei ragazzi che impietriti assistevano allo spettacolo. La bravissima attrice Monica Morini è riuscita a trasportare tutta la platea in quei campi di morte, ha trasmesso l'umiliazione, la disperazione di quegli uomini che erano diventati numeri tatuati su un braccio.Uomini che venivano puniti per ciò che erano e non per qualcosa che avevano fatto. Sul palcoscenico gli attori hanno usato solo gesti, immagini e parole, non c'erano scenografie nè oggetti particolari.
La speranza che ci lascia questo spettacolo è che la memoria ci aiuti a non ripetere gli orrori della guerra, a mettere la parola fine all'odio e al razzismo.

                                                                                                    Elisa Bertoni

Paura in via Maiella per un brutto incidente

Lunedì 2 febbraio in via Maiella, di fianco al Conad Reggio Sud, verso le ore 20.25 una Chevrolet, guidata da un signore al cellulare, ha sbattuto contro un cartello stradale colpendo violentemente una Bmw parcheggiata lì vicino di proprietà di una giovane coppia. Sembra che nessuna persona abbia riportato ferite, ma entrambe le auto coinvolte nell'impatto sono in condizioni disastrose. Dopo pochi minuti sul posto sono arrivate due pattuglie dei vigili. Sono stati presi i rilievi sulla strada e sono stati sentiti tutti i testimoni, in modo da stabilire con certezza le responsabilità.



                                                                                                               Salvatore Aracri

mercoledì 28 gennaio 2015

Un nuovo ambizioso progetto per rilanciare il centro storico di Reggio Emilia

In via Don Andreoli nel centro storico di Reggio Emilia la società Bluefield dell'imprenditore Fulvio Montipò con l'ausilio di un team di ingegneri, architetti e geometri è impegnata ormai da mesi nel grande progetto di costruzione di un altro palazzo dietro il bellissimo Palazzo Busetti reastaurato a settembre 2014 che ospita il megastore H&M.
In questo caso è stato raso al suolo l'antico palazzo delle Poste che risaliva all'epoca fascista.
Questo grande progetto si sta rivelando una vera opera d'arte architettonica. L'edificio assomiglia, a mano a a mano che viene costruito, alla famosa galleria Vittorio Emanuele II di Milano e accoglierà abitazioni residenziali di lusso, negozi, bar e ristoranti.
I lavori stanno procedendo velocemente e ogni persona che passa guarda con stupore il progetto maestoso in corso di realizzazione.
Quest'opera inserisce uno stile decisamente moderno in un ambiente urbanistico classico, si trova infatti a da palazzi antichi, chiese e dal famosissimo Teatro Valli.
Questa nuova costruzione potrebbe perciò diventare un angolo significativo della nostra città, finalmente al passo con i tempi moderni.

                                                                                                              Elisa Bertoni





giovedì 8 gennaio 2015

Viaggio a New York, una città che non smette mai di emozionarti

Il viaggio in una delle più grandi metropoli del mondo, New York, inizia con una corsa nei famosi taxi gialli verso Manhattan. Camminando sulla Broadway, passando per Times Square, un luogo illuminato da giganteschi cartelloni pubblicitari si può arrivare fino a Central Park, un parco immenso nel cuore di Manhattan, dove si trovano uno zoo, campi da gioco e molti scoiattoli che si avvicinano alle persone per avere qualcosa da mangiare. Passeggiando per il parco si arriva fino al famoso Museo di storia naturale dove hanno girato il film "Una notte al museo" e soprattutto dove si possono ammirare i grandi scheletri di dinosauro.
Alla sera, spostandosi con la metropolitana, si può arrivare sotto al ponte di Brooklyn per fotografare i grattacieli illuminati di notte.
La mattina seguente, dopo una buona colazione nei tipici banconi dei bar americani, si può andare a visitare il World Trade Center dove si può ammirare il nuovo grattacielo One World Trade Center e le due enormi vasche posizionate dove sorgevano le due torri gemelle abbattute e dove sono incisi i nomi delle persone che persero la vita nel terribile attentato terroristico dell'11 settembre 2001.
La sera si può andare a vedere il famoso albero di Natale illuminato nella piazza del Rockeffeler Center dove si trova anche la grande pista di pattinaggio. Proprio di fianco alla piazza si trova il grattacielo Top of the Rock da dove si può ammirare una visuale mozzafiato su tutta la città.
Continuando a girare per la città si può passare sotto all' Empire State Building tutto illuminato e fare una visita alla famosa stazione centrale in stile liberty, teatro di una scena di un altro celebre film Gli intoccabili.
E' doveroso fare una sosta culturale al ricchissimo Moma, il museo di arte moderna dove tra gli altri capolavori si può ammirare la famosa Notte stellata di Van Gogh.
Prima di ripartire non si può rinunciare a prendere un battello e andare a vedere la Statua della Libertà, situata su un isolotto in mezzo al fiume Hudson e diventata ormai il simbolo della città e a fare shopping da Macy's, lo store più grande del mondo.

                                                                                                             Arianna Piovani






Uno spettacolo di narrazioni alla King per far amare la lettura

Il 22 dicembre, alla scuola primaria M.L.King, i ragazzi della 5A hanno donato ai bimbi di prima delle narrazioni da loro interpretate e raccontate su libri amati dai piccoli spettatori. L'evento è stato realizzato attraverso il progetto Rispettanza del Comune di Reggio Emilia. Grazie a candele, costumi, bolle di sapone, luci soffuse e strumenti musicali i ragazzi hanno reso questo evento molto speciale. Prima di presentare le storie i ragazzi si sono confrontati a piccoli gruppi, scegliendo la storia da raccontare tenendo presente i gusti dei più piccoli e apportando qualche modifica per rendere più coinvolgente la narrazione. Le cinque storie scelte sono state: Alice nel paese delle meraviglie, Nemo, Frozen, Topo Tip e Quando avevo paura del buio. Alcuni gruppi hanno scelto di recitare molte parti della storia, altri hanno usato la voce del narratore con rumori di sottofondo e musiche suonate dal vivo. I piccoli spettatori sono stati attentissimi per circa un'oretta di spettacolo e alla fine hanno chiesto il bis tra applausi e urla di felicità.

                                                                                                            Cecilia Cucchi