domenica 28 maggio 2017

Più di 500 persone alla grande festa di fine anno alla scuola M.L.King

Una mamma narra una storia ai bambini 
La festa di fine anno della scuola King che si è svolta mercoledì 24 maggio è stato un successo! Il grande contributo di genitori e insegnanti ha reso il saluto finale dei bimbi della scuola un pomeriggio magico tra giochi, musica, narrazioni e torneo di scacchi.
Durante la festa si poteva mangiare e bere a volontà con il bar tradizionale gestito sempre dai genitori e l'ormai avviatissimo Aperiking con cocktail di frutta rigorosamente analcolici e assaggi salati creati dai ragazzi più grandi della scuola.
La festa si è aperta alle 16 con il coro della scuola Pertini e si è conclusa intorno alle 19 con la premiazione dei vincitori del torneo di scacchi gestito da Giuseppe Ferraroni dell'associazione Ippogrifo.
Inoltre si potevano comprare libri, giochi, borse, accessori usati e tentare la fortuna con la pesca nelle varie bancarelle disposte lungo il portico della scuola.
Ogni momento è stato accompagnato dalla musica dal mitico dj Irish.
Senza l'impegno, la passione e la dedizione di genitori e insegnanti tutto questo non sarebbe stato possibile. Grazie a tutti!!!

Il momento dell'hockey su prato
I premiati di scacchi

sabato 13 maggio 2017

Al via la quarta edizione del festival Pertini in arte con i lavori realizzati dai ragazzi

Il sindaco con i dirigenti Corradini e Cottafavi
La scuola media Pertini ha aperto ieri sera le porte alla cittadinanza per l’inaugurazione della quarta edizione di “Pertini in arte”.
A presentare i progetti, realizzati dagli studenti con il supporto degli insegnanti delle scuole secondarie e primarie dell’Istituto, c’erano i due dirigenti scolastici Anna Maria Corradini e Daniele Cottafavi, il sindaco Luca Vecchi e Massimiliano Masia, presidente dell’associazione dei genitori CiPì onlus che ha donato all’Istituto un defibrillatore che potrà essere utilizzato non solo dalla scuola ma anche dal centro sociale del quartiere.
Per tutta la settimana, dal 12 al 23 maggio, si potranno visitare le esposizioni e le documentazioni dei vari progetti didattici realizzati dai ragazzi della scuola secondaria e dai bambini delle scuole primarie e assistere alle lezioni-saggio conclusive dei percorsi di musical, coro, orchestra, strumento musicale individuale.
All'interno del percorso espositivo ci sarà un pannello dedicato alla M.L.King e un power point riassuntivo di tutti i lavori svolti nelle varie scuole primarie dell'Istituto per la settimana del sé.

I ragazzi spiegano al sindaco i loro progetti 

martedì 11 aprile 2017

La settimana del sé alla scuola King per scoprire meglio se stessi e gli altri

L'Istituto comprensivo "Pertini 1"  ha deciso di dedicare la prima settimana di Aprile alla ricerca della propria identità e al confronto con gli altri. La scuola M.L.King ha aderito all'iniziativa con alcune classi proponendo varie attività.
I piccoli studenti della 1B e della 1C si sono lanciati in un progetto complesso collegato al coding e all'origine del nome.
I bambini della classe 2A hanno aderito creando un power point con le descrizioni di se stessi e dei compagni.
Gli alunni della 3A hanno realizzato dei calligrammi, scrivendo poesie su se stessi disegnate sull'immagine del proprio volto.
La 4B ha fatto il gioco del  "se fossi...." in un progetto interdisciplinare.
I ragazzi della 5C hanno scritto poesie che parlano di se stessi e della loro interiorità.
Gli alunni della 5B si sono trasformati in veri cantanti rap in un video assolutamente da non perdere!

Clicca qui per vedere il video della 5B                                          

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lunedì 10 aprile 2017

La scuola Martin Luther King vince il primo premio a Vivicittà

Alcuni bimbi della M.L.King con la maestra Paola Malagoli 
I reggiani non si sono fatti attendere. Ieri mattina intere famiglie hanno indossato le scarpe da ginnastica dando vita a quella fiumana di oltre 6.000 persone che si sono ritrovate alla partenza di Vivicittà su Piazza della Vittoria. Partecipazione altissima per l’edizione reggiana della manifestazione nazionale dell’Unione Italiana Sport Per tutti, che alla sua 34esima edizione ha portato in piazza 34 scuole, tantissime famiglie e 360 competitivi.
“Una grande festa multigenerazionale e multiculturale”, come l’ha definita il presidente Uisp Reggio Emilia Azio Minardi che ha ribadito il ruolo dello sport nella valorizzazione dei centri urbani. Una festa iniziata sabato pomeriggio con il UispDay e conclusasi domenica mattina con la gara competitiva e non competitiva sui percorsi di 1,8 – 3,5 – 8 e 12 km.
Un format di tradizionale successo per la Città del Tricolore che ha richiamato anche il presidente Nazionale Uisp Vincenzo Manco. “Uisp è partecipazione nelle piazze, ma anche solidarietà”. Vincenzo Manco ha ricordato che l’obiettivo delle grandi iniziative Uisp è anche quello di garantire i diritti creando contesti di pace. Con 1 euro per ogni partecipante nelle 41 città italiane, 17 straniere e nei 25 penitenziari l’associazione costruirà infatti un campo sportivo per i profughi siriani in un villaggio del Libano ai confini con la Siria.
I bimbi della King alzano le lettere della loro scuola
A riempire di colore le strade del centro storico sono stati i bambini e le scuole che hanno partecipato numerosissime grazie all’impegno di insegnanti e famiglie. Sono state trentaquattro, cinque in più dello scorso anno, tra nidi, scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado a darsi appuntamento a Vivicittà partecipando al trofeo Scuole, che grazie agli sponsor mette in palio buoni spesa in materiale sportivo e informatico.
Al top della classifica per numero di partecipanti sono state la scuola primaria King con ben 355 partecipanti, la scuola d’infanzia Otto Marzo con 208 e il nido Nilde Iotti con 144 iscritti. Al termine della manifestazione tutti i bambini hanno gustato la celebre torta preparata appositamente per loro dalla Pasticceria Boni e sono stati premiati dalle autorità.

sabato 1 aprile 2017

Piumini ai ragazzi delle scuole reggiane: la scrittura vi renderà liberi


Lo scrittore Caliceti presenta Piumini ai ragazzi
 “Fidatevi, sono stato insegnante, formatore, disoccupato, psicologo, padre e alla fine, quasi per caso, uno scrittore ma è stato il lavoro che mi ha dato più libertà, che mi ha permesso di guardare le cose in maniera diversa. La scrittura libera tutta la tua creatività e ti permettere di esprimerti completamente”.

Con queste parole lo scrittore Roberto Piumini venerdì scorso al cinema Rosebud, nell’ambito della rassegna Baobab, ha spiegato il suo lavoro e ha incantato centinaia di studenti di ogni età con le sue storie, i suoi indovinelli e il racconto di come sono nati i suoi libri.Continua Piumini: “I libri nascono da avvenimenti reali della tua vita, come quando mio figlio mi chiese della morte e io ho saputo rispondergli davvero solo scrivendo un libro, “Lo stralisco”, ma anche da piccoli episodi senza importanza, che ti fanno aprire lo sguardo su un mondo infinito di storie”.
Piumini ha sottoposto ai bimbi alcuni indovinelli in forma di poesia, o poesia in forma di indovinello, un libro ancora inedito a cui sta lavorando da alcuni anni, testi per lo più in rima, ma non del tutto, che parlano generalmente di oggetti da indovinare. Poi ha regalato a una platea coinvolta e attentissima un momento magico di lettura a voce alta di uno dei suoi 600 libri: “La palla di Lela”. Ha ascoltato le idee e i commenti dei bambini e dei ragazzi presenti e ha risposto alle loro tantissime domande.
Ha spronato gli studenti prima di tutto a leggere e poi piano piano a scrivere brevi racconti consigliando di riprenderli ogni tanto a distanza di settimane o mesi,  perché i racconti si possono modificare e raggiungono la perfezione solo dopo un po’ di tempo. Negli occhi e nelle parole dei ragazzi presenti si leggeva il desiderio profondo di farsi sentire, di trovare uno loro spazio nel mondo e forse la scrittura rimane ancora l’espressione migliore per raccontare se stessi.

Lo scrittore Piumini firma gli autografi a fine mattina


Il fotografo Foroni ai bambini della King: "Fate un lavoro che vi renda felici"

I bambini della 4A e 3B della King ascoltano Foroni
“Dovete fare un lavoro che vi piace, che vi rende felici, che non vi fa sentire la stanchezza alla fine della giornata, proprio com’ è stata per me la fotografia”. Così Ermanno Foroni, noto fotografo reggiano, sprona i ragazzi della scuola primaria King durante l’incontro di lunedì mattina in occasione della sua mostra sui diritti dell’infanzia. È un periodo importante per l’artista nostrano, perché festeggia i trent’anni di attività cominciata per caso durante un viaggio in Brasile.
“Volevo conoscere meglio il paese così l’ho girato per tre mesi senza una meta precisa, in libertà e in mezzo ai pericoli. In quel momento ho capito che la macchina fotografica esprimeva il meglio di me, riusciva a farmi vedere le cose in modo diverso, più vero”. Tra i volti curiosi e gli occhi attenti dei bambini di 3B, 4A, 5B e 5C Foroni racconta le sue foto che parlano di un mondo lontano dalle comodità dei bimbi occidentali, un mondo in cui i più piccoli lavorano nelle miniere in Bolivia, vivono nelle fogne a Bucarest, girano a piedi scalzi nelle discariche del Madagascar, piangono abbandonati in mezzo alla guerra in Congo.
La mostra sui diritti negati è un racconto in immagini, un lungo filmato di emozioni che non lascia indifferenti. Non si riesce a dimenticare i volti di quelle foto e nei bimbi della King si legge in modo chiaro lo stupore e la tristezza misti all’ottimismo di qualcuno che vede anche una luce di speranza in quei visi. E così Foroni racconta di come sia bello viaggiare, aprirsi agli altri senza limiti, osservare, conoscere nuove usanze.
La sua è una fotografia sociale, racconta un modo di vivere, una comunità, una cultura. Ogni persona conosciuta, ogni volto fotografato ti arricchisce. La paura nei suoi viaggi c’è sempre, ma il desiderio di scoprire, di conoscere e di documentare è più forte. Il fotografo reggiano partirà tra poco per il Congo per fotografare i bimbi delle miniere di coltan a Goma. Un altro viaggio nel cuore di tenebra dell’Africa.
Gli alunni delle quinte si fanno fotografare insieme a Foroni

domenica 22 marzo 2015

Lo scrittore Sergio Bambaren, ogni bambino ha diritto alla felicità

Il 19 marzo 2015 il famoso scrittore Sergio Bambaren ha incontrato gli alunni della scuola primaria M.L.Kingdi Reggio Emilia per condividere emozioni e sentimenti delle pagine dei suoi numerosi libri: Il delfino, L'onda perfetta e molti altri.
L'abbiamo intervistato per capire meglio la sua vita e la filosofia che viene delineata dai suoi romanzi.
Perchè ha scelto il mare come ispirazione?
Sono nato di fronte al mare. Sin da quando avevo 4 o 5 anni mi piaceva stare a picco sulla scogliera a guardare il paesaggio: le onde, il mare, il cieloi e il sole, e a 7 anni ho iniziato a fare surf, e questo mi ha legato ancora di più al mare e alle sue onde.
Perchè ha scelto di fare lo scrittore?
Io non ho scelto di fare lo scrittore, ma la vita mi ha reso così. Il mio primo libro Il delfino non doveva essere nè scritto nè pubblicato, ma questo racconto è stato letto casualmente da un editore che ha voluto fortemente pubblicarlo e in questo modo sono diventato uno scrittore. Ma non mi sento diverso dagli altri. E' la vita che ha voluto che intraprendessi questo cammino.
Ha trovato l'onda perfetta?
L'ho cercata e l'ho trovata, ma mai avrei pensato che l'onda perfetta durasse tutta la vita e non ho dimenticato il bambino che è dentro di me che la cercava. Ho sempre ricordato di essere quel bambino che si sedeva sulla scogliera.
Vorrebbe incontrare quel delfino a cui si è ispirato?
Questo era un segreto che ho deciso di condividere. Il delfino a cui mi sono ispirato mi è arrivato vicinissimo e poi se n'è andato, ma rimarrà sempre nel mio cuore e ho un simbolo che lo dimostra. Non indosso nè orologi, nè catene o bracciali, ho solo questo ciondolo a forma di delfino sempre al collo che mi tiene legato a lui.
C'è un messaggio che vorrebbe dare ai bambini?
Di imparare la solitudine, perchè è come imparare a conoscere se stessi. Potrete vivere da soli, ma avrete sempre la compagnia di voi stessi. Dico sempre a mio figlio Daniel di ascoltare la voce del suo cuore e non quello che dicono gli altri. Ogni bambino ha diritto alla salute, all'educazione e alla felicità.

                                                                                             Elisa Bertoni e Cecilia Cucchi